I milanisti sono "ebrei". Finisce nella bufera il vice comandante della Polizia Locale di Seregno (Monza), Massimo Vergani, che dopo il derby di Coppa Italia vinto dall’Inter 3-0 contro il Milan, su Facebook ha scritto: "Finalmente si ritorna nella posizione naturale di dominio sugli ebrei".

Solo un “linguaggio da ultras”, si è giustificato lui, che "nulla hanno a che vedere con l'antisemitismo".

Parole che non sono bastate a risparmiargli un'indagine disciplinare interna, come ha spiegato all'Ansa il comandante dei vigili di Seregno, Maurizio Zorzetto, il quale si è detto "scioccato" per tali espressioni usate sui social, dato che "lo sport dovrebbe essere nobile e non toccato da insulti di alcun genere a nessuno", e ha spiegato come "sotto il profilo istituzionale", allineato con il resto della sua amministrazione comunale, le regole di condotta vadano rispettate, perché "spiacevoli situazioni come queste possono danneggiare l'immagine di persone che lavorano con abnegazione".

Secondo il comandante è difficile immaginare come "un vice commissario non si renda conto che la sua vita privata non sia correlata con quella pubblica", e che ogni affermazione andrebbe quindi pesata con molta attenzione, evitata quando lesiva della dignità o della sensibilità altrui. Zorzetto ha assicurato di non aver alcun dubbio sul fatto che Vergani “non sia una persona razzista" ma che "l'indagine interna dovrà stabilire il grado di responsabilità della sua condotta e le conseguenze".

(Unioneonline/D)

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