«Sono rimasta basita di fronte alla sentenza del giudice di Catania, che con motivazioni incredibili che rimette in libertà un immigrato illegale, già destinatario di un provvedimento di espulsione, dichiarando unilateralmente la Tunisia Paese non sicuro (compito che non spetta alla magistratura) e scagliandosi contro i provvedimenti di un governo democraticamente eletto».

Con queste parole la premier Giorgia Meloni ha commentato la decisione di una magistrata siciliana – Iolanda Apostolico - di rilasciare tre migranti trattenuti. Ma, ha aggiunto la presidente del Consiglio: «Non è la prima volta che accade, ma continueremo a difendere i confini».

Meloni ha spiegato che l’azione del governo per fronteggiare la migrazione illegale è «un lavoro difficile, certo, ma che può portare a risultati concreti, con pazienza e determinazione. Certo – ha proseguito – tutto diventa molto più difficile se nel frattempo altri Stati lavorano nella direzione diametralmente opposta, e se perfino un pezzo di Italia fa tutto il possibile per favorire l'immigrazione illegale. E non parlo solo della sinistra ideologizzata e del circuito che ha i propri ricchi interessi nell'accoglienza».

Intanto, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha confermato la volontà del governo di impugnare la sentenza del giudice di Catania. 

(Unioneonline/l.f.)

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