Una maxi frode fiscale nel settore dell'Hi-tech è stata scoperta dalla Guardia di finanza di Napoli. In Campania, Lazio, Molise e Lombardia sono stati eseguiti sequestri preventivi finalizzati alla confisca per equivalente di beni del valore di 16 milioni di euro.

L'attività investigativa, complessa anche a livello tecnico, ha riguardato il campo del commercio di prodotti tecnologici e informatici, accertando l'esistenza di un sodalizio criminale che ha ideato una frode nella compravendita di prodotti quali smartphone e tablet Apple/Samsung/Huawei, personal computer e relativa

componentistica, console Xbox 360/One, Sony Ps4, Nintendo Wii e connessi accessori/videogiochi, smart TV Samsung/LG, sistemi di memorizzazione esterna USB/SSD/microSD ecc.), mediante la creazione e l'interposizione fittizia di svariati soggetti economici (le cosiddette società cartiere), al fine di evadere L'Iva nazionale e comunitaria.

Nello specifico, gli acquisti intracomunitari sono stati effettuati da fornitori con sede in Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Estonia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Ungheria.

19 le denunce per associazione per delinquere finalizzata all'emissione e all'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e omessa dichiarazione.

Sedici le società che hanno preso parte alla maxi evasione che aveva come protagonisti un imprenditore

e un commercialista partenopei, che risultano avere creato dal 2015 al 2018 un giro di fatture per operazioni inesistenti, in emissione e utilizzo, per un ammontare superiore ai 200 milioni di euro.

(Unioneonline/s.s.)
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