Si amplia il fronte del sì alla revoca dell’obbligo della mascherina a scuola in vista degli ultimi giorni di lezione e dell'esame delle medie e della maturità. "Sono convinto, e lo sostenevo già prima - afferma il sottosegretario alla Salute Andrea Costa - che soprattutto durante le lezioni, quando ragazzi e bambini sono seduti al proprio posto, si possano togliere le mascherine".

"Spero che l'esame di maturità - gli fa eco il collega all'Istruzione Rossano Sasso - possa svolgersi senza l'obbligo delle mascherine: tra fine giugno e inizio luglio le alte temperature renderebbero davvero difficile la situazione tanto per gli studenti quanto per gli insegnanti. I protocolli in vigore scadono tra un mese e non avrebbe senso riproporli".

Favorevole alla revoca anche il Codacons, che ha annunciato ricorso al Tar del Lazio.

Per l'infettivologo genovese Matteo Bassetti "rimaniamo l'unico Paese o uno dei pochi con l'obbligo della mascherina a scuola", e parla di una "decisione che, contrariamente a quello che dice il ministro della Salute Roberto Speranza, non è della scienza". Mentre l'epidemiologo del Campus Bio-medico di Roma, Massimo Ciccozzi, si chiede "perché togliere l'obbligo delle mascherine quando i contagi, specie tra gli adolescenti, sono ancora tanti. Se il tasso di positività si abbasserà dall'attuale 13% al 10% ai primi di giugno allora potremo ragionare sull'eliminazione di quest'obbligo durante gli esami di medie e superiori".

Per Fabrizio Pregliasco, virologo della Statale di Milano, “siamo arrivati fin qui facendo 90: facciamo 100", dice, sottolineando di “rimanere dell'idea” che le mascherine sono servite a garantire la didattica in presenza, e a ridurre la diffusione quando si registravano 1-2 casi in classe. 

(Unioneonline/D)

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