Mattarella: «Soldati italiani in Ucraina? Non è ancora tempo»
«Tutti in Europa ci auguriamo che la Russia sia finalmente disposta a trattare. Serve una pace che non mortifichi nessuno»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Non siamo ancora a questo punto, non sono neanche iniziati i negoziati di pace. Parlare di quello che avverrà come soluzioni è totalmente fuori dal momento». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un’intervista all'emittente giapponese NHK rispondendo ad una domanda sull'eventuale invio di truppe italiane di peace-keeping in Ucraina.
«È evidente che una soluzione di pace deve essere circondata da garanzie che non si riprendano le ostilità e quindi garanzia di sicurezza. Ed essendo la Russia molto più potente e molto più armata dell'Ucraina significa garanzie di sicurezza per la sicurezza dell'Ucraina», ha quindi aggiunto. Precisando che «occorre che si arrivi a una soluzione che non mortifichi nessuna delle due parti ma che garantisca l'Ucraina e che sia una pace conforme al diritto internazionale».
Il capo dello Stato ha poi sottolineato come in Europa esistano delle preoccupazioni per cui «si pensa che è necessario rafforzare la Difesa europea. E questo è uno sviluppo naturale dell'integrazione europea che è andata avanti in questi decenni».
Rispondendo alla domanda della cronista sui tentativi di Usa e Russia per fermare il conflitto il capo dello Stato ha insistito sul concetto che bisogna pervenire a «una pace giusta e duratura che non sia fragile né transitoria ma che sia una soluzione basata sulle norme della carta dell'Onu, sul diritto internazionale e che sia accettata dalle due parti».
(Unioneonline/v.l.)