Un libro per ogni compleanno finché il figlio non sarà diventato grande. E poi video, lettere, pensieri per il piccolo, che ha meno di 3 anni, e per il marito, i familiari, il padre, la madre, il fratello. Laura Lonzi, maestra elementare fiorentina morta a 37 anni, si farà ricordare così, con parole e pensieri, per non lasciare i suoi cari mai soli.

La donna è stata stroncata da un tumore in pochi mesi, e quando ha capito che non ce l'avrebbe fatta ha fatto di tutto, da sola, per organizzare al meglio il suo “dopo”, senza di lei.

"A Tommaso ha lasciato un libro per ogni futuro compleanno fino a quando sarà grande, così crescerà nel ricordo di sua madre", dice il marito Antonio Salerno. "Ad aprile Laura aveva capito che non c'era più nulla da fare, scriveva lettere per noi, per non lasciarci. La vedevamo passeggiare vicino a casa ma fingeva, ho scoperto dopo che girava i video per me e Tommaso, per quando lei non ci sarebbe stata più".

La giovane madre ha cercato di pianificare il più possibile, con le forze e col tempo che aveva a disposizione. "Ha anche scritto una lettera per quando nostro figlio andrà in prima media e per accompagnarlo nei giorni importanti della vita", aggiunge il marito.

Laura ha anche incaricato un'amica, la stessa che conserva i regali da consegnare al figlio, di come dovrà essere la prima Comunione di Tommaso. Ha deciso come fare il suo funerale.

"Sono felice della vita che ho vissuto, mi sono divertita tanto. Ricordatevi di colmare i vuoti di Tommaso con parole d'amore" le sue parole lette al funerale, il 30 giugno scorso.

Laura Lonzi è morta in pochi mesi per un carcinoma surrenale, una rara forma tumorale che le è stata diagnosticata nel settembre 2021 dopo che da qualche tempo le comparivano delle bollicine sul volto. Mesi di consulti medici, di cure, ospedali diversi dove cercare una soluzione.

Ora, il suo “dopo”, che ricorda molto quello di un'altra mamma, Elisa Girotto, la 40enne direttrice di banca a Treviso che, sapendo di morire per un tumore al seno in poco tempo, nel 2017 lasciò 18 regali per la figlia, uno per ogni anno, l'ultimo un mappamondo con le città che avrebbero visitato se fossero state insieme. Da questa vicenda ne è nato il film “18 regali” di Francesco Amato. Un film drammatico ma, come fu detto a suo tempo, un vero inno alla vita. 

(Unioneonline/v.l.)

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