Dopo 48 ore di caos e tensioni e l'approdo di 2.154 migranti ieri (con 51 barchini) e di altri 5.112 con 110 natanti martedì, sono 135 i migranti stamattina giunti, con tre diverse imbarcazioni, a Lampedusa. Due natanti sono stati agganciati dalla Guardia di Finanza nelle acque antistanti l'isola, l'altro - con 39 persone - è riuscito invece direttamente ad arrivare sulla costa. 

Nell'hotspot di contrada Imbriacola, che può ospitare 400 persone, sono presenti, al momento, oltre 4.500 migranti: stanchi, affamati e disorientati. Quasi duemila persone lasceranno l'isola: 453 con nave dedicata al trasferimento, la "Lampedusa", andranno a Trapani; 480 con nave dedicata "Veronesi" verranno trasferiti ad Augusta, 700 con il traghetto di linea Galaxy che farà rotta su Porto Empedocle e 300 con nave militare Orione che farà rotta su Catania.

«La situazione è diventata ingestibile – spiega Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, negando però che ci siano state tensioni con le forze dell’ordine - Ma a nulla servono le dichiarazioni delle 'anime belle' pronte a puntare il dito contro le forze dell'ordine gridando allo scandalo: gli agenti di Polizia nell'hotspot, poche decine, ieri sera, nel corso della distribuzione del pasto, hanno dovuto esclusivamente fronteggiare le tensioni che sono nate tra gli ospiti stessi per evitare di essere schiacciati dalla pressione dei migranti che avevano timore di restare senza cibo. Chi parla di cariche da parte della Polizia mente sapendo di mentire: gli agenti hanno esclusivamente svolto le cosiddette cariche di alleggerimento necessarie a evitare lo schiacciamento dei poliziotti e dei migranti stessi».

Dall'hotspot all'area di presidio dei vigili del fuoco, 400 forse 500 metri di strada sono ricolmi di coperte termiche, scarpe, bottigliette d'acqua vuote, indumenti e tovaglie. È proprio dall'area dei vigili del fuoco che i migranti vengono caricati sugli autobus per raggiungere il porto dove verranno imbarcati su navi militari e traghetti di linea. Sono pochissimi coloro che da contrada Imbriacola si allontanano. E lo fanno solo perché hanno fame. In via Roma, anche in mattinata, c'erano tanti giovanissimi, seduti sui marciapiedi, che mangiavano quello che erano riusciti a trovare o a comprare. Qualcuno ha anche rovistato nei cestini della spazzatura. La maggior parte, quasi tutti, sono rimasti fra l'hotspot e l'area di presidio dei pompieri, in attesa che fosse il loro turno per partire e andare incontro ad un futuro diverso. 

(Unioneonline/D)

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