La tragedia di Viviana e Gioele, il Gip archivia l’inchiesta
Il consulente della famiglia: “Valutiamo il ricorso”
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Il Gip del Tribunale di Patti, Eugenio Aliquò, accogliendo la richiesta della Procura, ha archiviato l'inchiesta sulla morte della dj Viviana Parisi, 41 anni, e del figlio Gioele Mondello, di 4 anni, trovati morti nell'agosto 2020 nelle campagne di Caronia.
La decisione è motivata con un provvedimento di 495 pagine.
"Siamo molto delusi - ha commentato Carmelo Lavorino, criminologo e consulente dei legali di Daniele Mondello, padre di Gioele e marito di Viviana - A noi sono arrivate al momento solo due pagine". "Quando potremo leggere le motivazioni – prosegue il legale – vedremo se sarà il caso di ricorrere in Cassazione e fare ulteriori indagini difensive".
"Ora - prosegue - i corpi verranno restituti alla famiglia e nei prossimi giorni si svolgeranno i funerali".
LA TRAGEDIA – I fatti risalgono al 3 agosto 2020, quando Viviana Parisi, secondo le ricostruzioni, dopo aver lasciato la sua abitazione di Venetico, in provincia di Messina, imbocca l'autostrada A20 Messina-Palermo, si scontra con un furgone a Caronia e, lasciata l'auto, si avvia nei campi.
I cadaveri di madre e figlio saranno ritrovati alcuni giorni dopo: quello di Viviana l'8 agosto e quello del bambino il 19 agosto, in una boscaglia a circa settecento metri di distanza e ridotto a resti ossei, compromesso dai morsi di animali.
LA VERSIONE DEGLI INQUIRENTI – Il 29 luglio scorso, la procura di Patti aveva chiesto l'archiviazione del caso: secondo gli inquirenti Viviana avrebbe strangolato Gioele, poi si sarebbe gettata da un traliccio della rete elettrica, ai piedi del quale è stata trovata senza vita. Una versione che invece non convince i legali della famiglia, secondo cui si tratterebbe invece di un'abile “messinscena criminale” volta a far credere a un suicidio o a una disgrazia per depistare le indagini.
LA VERSIONE DELLA FAMIGLIA – Viviana e il piccolo, sempre secondo la famiglia, sarebbero precipitati (caduti o lanciati, ancora non si sa) nel bosco di Caronia “all'interno di un invaso con circa 50 centimetri d'acqua sul fondo: un pozzo, una cisterna, un contenitore profondo 3-4-5 metri. I due sarebbero precipitati contemporaneamente: Viviana si sarebbe fratturata diverse parti del corpo, specialmente la zona sinistra, le sarebbero esplose due vertebre col tranciamento del midollo spinale, avrebbe perso coscienza e sensibilità, sarebbe morta per asfissia. Gioele avrebbe invece impattato col cranio zona temporale sinistra e sarebbe morto per asfissia”.
(Unioneonline/v.l.)