La lapide che nel cimitero ricorda partigiani e i militari prigionieri nei campi nazisti durante la Seconda guerra mondiale dovrà essere spostata in un altro luogo perché "troppo vicina" alla statua della Madonna.

Sembra una querelle in stile Peppone e don Camillo. Invece è quanto prevede una mozione presentata a Termini Imerese (Palermo) consigliere Fabio Sciascia della Lega. Mozione che è stata poi approvata dal consiglio comunale con 5 voti a favore e 4 contrari (oltre a tre astenuti).

Da quanto si apprende, sulla lapide sono riportati nomi di partigiani uccisi oppure sopravvissuti come Girolamo Li Causi che nel dopoguerra ha ricostruito e guidato il Pci in Sicilia, è stato senatore e vice presidente della Commissione antimafia.

La reazione dell'Anpi non si è fatta attendere: l’associazione dei partigiani ha sottolineato che non può esserci "incompatibilità", tantomeno di carattere religioso, tra la statua della Madonna e la lapide per i partigiani che venne collocata sette anni fa, tra l’altro con la benedizione di un sacerdote. Per questo la stessa Anpi ha chiesto al sindaco Maria Terranova di non procedere allo spostamento della lapide.

"Sotto il manto della Madonna devono stare tutti i suoi figli, compresi quelli che hanno combattuto per difendere il loro Paese e per la libertà", ha detto la responsabile Anpi locale, Caterina Mastrosimone.

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata