Era arrivato il 16 gennaio scorso all’ospedale di Terracina, comune del Lazio in provincia di Latina, in condizioni disperate. Immediatamente gli era stata diagnosticata una grave insufficenza respiratoria dovuta all’infezione da Covid-19.

Quindi, il giorno successivo, il trasferimento all’ospedale Goretti di Latina, nel reparto di terapia intensiva Covid, dove aveva anche provato a strapparsi via il casco che avrebbe potuto salvarlo, poi rimesso grazie all’intervento dei medici. per lui, però, non c’è stato più nulla da fare, e così è morto il 27enne Luigi Cossellu.

Lui contro il Covid non si era mai vaccinato, e del virus aveva sempre negato la pericolosità. Anche il padre, 55 anni e anche lui “no-vax”, si trova oggi ricoverato in gravi condizioni e intubato.

“Eri sempre sorridente, nessuno mai è riuscito a toglierti il sorriso e spero che anche lassù sarai sempre così", ricordano oggi gli amici di Cossellu su Facebook.

Lui, 27 anni, era un appassionato di pesca. E proprio sui social, su quelle stesse pagine dove continuano ad arrivare messaggi di cordoglio alla famiglia, scorrono le sue foto mentre mostra orgoglioso un ricco bottino appena pescato.

"Ad oggi c'è ancora chi dice che il Covid non esiste, che è solo un influenza, che spero che mi venga così prendo il Green pass: intanto persone nel mondo muoiono, gli amici muoiono, nonni, papà, ragazzi e amici portati via dal Covid. Ditelo alle famiglie che hanno perso un parente caro”, si legge fra i tanti messaggi postati.

(Unioneonline/v.l.)

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