In Italia aumentano contagi (+16,6%), ricoveri (+14,9%) e terapie intensive (+12,9%), diminuiscono le vaccinazioni (-39,6%). Ma sul fronte dei nuovi casi si inizia a intravedere una frenata, l’aumento percentuale è infatti minore rispetto a quello rilevato la scorsa settimana.

Sono i dati che emergono dal monitoraggio della Fondazione Gimbe relativi alla settimana 27 ottobre – 2 novembre. I casi settimanali passano da 25.585 a 29.841. Un aumento che si riflette sugli ospedali, dove aumentano i ricoveri in area medica (+388) e in terapia intensiva (+44). Stabili i decessi, 257 contro i 249 della settimana precedente.

Resta molto basso il tasso di occupazione ospedaliera (5% in area medica, 4% in intensiva) e nessuna Regione supera le soglie, rispettivamente del 15 e del 10%, fissate dal ministero della Salute.

In aumento i casi attualmente positivi (84.447 vs 75.046), le persone in isolamento domiciliare (81.070 vs 72.101), i ricoveri con sintomi (2.992 vs 2.604) e le terapie intensive (385 vs 341).

"Nell'ultima settimana - dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - si conferma a livello nazionale un incremento dei nuovi casi settimanali, seppure più contenuto rispetto alla precedente (+16,6%)".

Si registra inoltre un lieve aumento degli ingressi giornalieri in terapia intensiva, spiega Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione Gimbe, "con una media mobile a 7 giorni di 26 ingressi al giorno rispetto ai 23 della settimana precedente". 

VACCINI – Cala il numero di somministrazioni (-5,1%) e ancor di più quello di nuovi vaccinati (-39,6%). La media mobile a 7 giorni è di 134.604 inoculazioni quotidiane.

Per quanto riguarda i nuovi vaccinati, dopo aver sfiorato quota 440mila nella settimana 11-17 ottobre (quella in cui entrava in vigore l’obbligo di Green pass al lavoro), il loro numero nelle ultime due settimane è crollato prima a 239mila (-45,7%) e poi poco sopra 144mila (-39,6%). I nuovi vaccinati scendono a circa 20mila al giorno. 

Al 3 novembre, secondo il monitoraggio Gimbe, il 78,7% della popolazione (46.656.290) ha ricevuto almeno una dose di vaccino e il 75,7% (44.864.608) ha completato il ciclo vaccinale.

Dei 144.258 nuovi vaccinati nella settimana 25-31 ottobre il 76,2% appartiene a fasce anagrafiche che includono persone in età lavorativa.

Rispetto alle persone ancora da vaccinare preoccupano in particolare, rileva la Fondazione, gli oltre 2,7 milioni di over 50 ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione e gli oltre 1,3 milioni nella fascia 12-19 che riducono la sicurezza nelle scuole.

(Unioneonline/L)

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