Sharbat Gula, protagonista della celebre foto di Steve McCurry intitolata “Ragazza afghana” e pubblicata in copertina del National Geographic Magazine nel 1985, è giunta a Roma dopo essere scappata dall’Afghanistan tornato in mano ai talebani.
Lo fa sapere Palazzo Chigi sottolineando che la presidenza del consiglio "ne ha propiziato e organizzato il trasferimento in Italia, nel più ampio contesto del programma di evacuazione dei cittadini afghani e del piano del Governo per la loro accoglienza e integrazione”.

L'azione italiana, ricorda Palazzo Chigi, risponde "alle sollecitazioni di quanti nella società civile e in particolare fra le organizzazioni no profit attive in Afghanistan hanno raccolto, dopo gli eventi dello scorso agosto, l'appello di Sharbat Gula a essere aiutata a lasciare il proprio Paese".

La donna, ricorda Chigi, "acquisì notorietà planetaria, sino a simboleggiare le vicissitudini e i conflitti della fase storica che l'Afghanistan e il suo popolo stavano attraversando".

LO SCATTO – Era il 1984 quando l’americano McCurry, uno dei fotografi della Magnum Photos, fu incaricato da National Geographic di realizzare un reportage nei campi profughi al confine afghano-pakistano.

Il fotografo stava camminando tra le tende a Peshawar quando entrò in una in cui si stava tenendo una lezione. Rapito dallo sguardo di ghiaccio ed enigmatico di una delle alunne, le scattò quel ritratto. Era Sharbat, orfana, dodici anni. La foto ebbe un successo planetario e accese un faro sul dramma dei profughi.

Il nome restò oscuro fino al 2002, quando McCurry tornò a cercarla e la trovò. Gula acconsentì a farsi fotografare di nuovo e lo scatto fu pubblicato con il titolo di “Ritrovata” (“Found”).

(Unioneonline/D)

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