Dopo undici mesi di coma si è risvegliata e ha pronunciato per tre volte, lievemente, la parola “mamma”.

Protagonista della storia Cristina, una trentasettenne di Arezzo ricoverata in una clinica specializzata in Austria.

A luglio 2020 era alla 30esima settimana di gestazione quando un prolungato arresto cardiaco causò a lei e alla bambina, nata con un cesareo urgene, conseguenze gravissime.

Il marito Gabriele, 42 anni, grazie a una raccolta fondi e alla solidarietà della gente, è riuscito a mettere insieme la somma necessaria a sostenere le cure nella clinica di Innsbruck, dove Cristina è sottoposta a dei trattamenti specifici per una riabilitazione molto difficile ma non impossibile.

"Il fatto che Cristina si sia risvegliata ci dà ancora maggiore forza”, spiega l’uomo. Anche la bimba necessita di cure specifiche.

"Cristina reagisce alle sollecitazioni - spiega ancora il marito - e piange quando ascolta il messaggio vocale registrato per lei da Gianna Nannini, la sua star preferita". Prima di sentirsi male aveva acquistato i biglietti per andare al concerto della cantante, che ora le dà anche quella forza necessaria per reagire.

(Unioneonline/L)

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