Un gesto disperato quello di un imprenditore del Riminese che si è tolto la vita nella sua azienda, che secondo la stampa locale era da tempo in crisi.

Il 60enne, secondo quanto ricostruito, due notti fa era rimasto da solo nella sede dell’impresa che specializzata in quadri elettrici quando ha bevuto da una bottiglia dell’acido muriatico. Si è sentito male subito ma è riuscito a chiamare il 118 per chiedere aiuto. L’ambulanza lo ha trasportato d’urgenza all’ospedale Infermi di Rimini ma i medici non sono riusciti a salvargli la vita.

Nel suo ufficio, dopo la tragedia, i carabinieri hanno ispezionato tutto ma non hanno trovato biglietti o messaggi che potessero dare una spiegazione al suicidio o i motivi che hanno determinato quella decisione.

I conoscenti parlano di un periodo di difficoltà economica, probabilmente considerato dall’uomo senza uscita a causa delle conseguenze della pandemia e dei rincari delle materie prime e dell’energia.

(Unioneonline/s.s.)

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