A poche ore dal voto che ha assegnato ad Ilaria Salis una poltrona a Strasburgo, sono numerosi i rappresentanti politici della destra milanese che puntano i riflettori sulla futura indennità da europarlamentare dell’ex insegnante ora agli arresti domiciliari a Budapest.

Ieri è toccato al consigliere comunale milanese di Fratelli d’Italia, Enrico Marcora, che ha reso noto di aver scritto all’Aler per sollecitare la riscossione del debito maturato per l’occupazione abusiva di un alloggio di edilizia popolare.

«Che Aler si attivi subito per pignorare i futuri stipendi da parlamentare europea di Ilaria Salis», la richiesta di Marcora. Che precisa: «La cosa positiva della sua elezione nel Parlamento europeo è la possibilità di Aler di recuperare l’importante somma dovuta».

Secondo quanto ricostruito dalle testate locali, a Milano risulterebbe infatti un credito che si aggira attorno ai 90mila euro per l’occupazione di un appartamento in zona Navigli a partire dal 2008. I canoni arretrati sono stati poi calcolati con la massima maggiorazione prevista, cioè del 150 per cento, e nel tempo l’ammontare è lievitato fino alla cifra contestata.

Aler, al momento, fa sapere che «come avviene in tutti i casi analoghi», seguirà «tutti i percorsi previsti dalla legge per recuperare il credito».

Nel frattempo, papà Roberto Salis fa sapere in un’intervista rilasciata a QN come Ilaria sia «già al lavoro. Con i rappresentanti di Alleanza Verdi e Sinistra si sta preparando per il suo nuovo ruolo all'Europarlamento. Vuole arrivare preparata. Ha preso sul serio sia la candidatura, sia l'elezione. È una ragazza coscienziosa e sono certo che farà il suo mestiere in modo professionale».

L’ex insegnante domenica si collegherà con la Festa di Avs alla cooperativa Labriola di Milano insieme con i candidati alle Europee colleghi di partito. Sarà la sua prima uscita politica pubblica da europarlamentare.

«I lavori della decima legislatura del Parlamento europeo si apriranno il 16 luglio. Tra quattro settimane e mezzo ci sarà la proclamazione e a quel punto si potrà parlare di immunità e liberazione - spiega ancora Roberto Salis -, ma ci aspettiamo che il governo italiano si muova per fare in modo che Ilaria possa tornare a casa molto prima».

All'Europa serve «un'antifascista come Ilaria che ha a cuore tutte le problematiche dei più deboli, come la difesa dei diritti civili, dei migranti, della pubblica istruzione, sono convinto che sarà molto utile - conclude -. Le oltre 176 mila persone hanno scritto sulla scheda il suo nome, questa è la vittoria di mia figlia».

(Unioneonline/v.l.)

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