“Perché sia davvero Natale, non dimentichiamo questo: Dio viene a stare con noi e chiede di prendersi cura dei fratelli e delle sorelle, specialmente dei più poveri, deboli e fragili, che la pandemia rischia di emarginare ancora di più”.

Questa la riflessione, affidata a Twitter, di Papa Francesco, prima della celebrazione della messa della notte di Natale, nella Basilica di San Pietro, trasmessa in mondovisione.

Come già l'anno scorso l'orario della messa è stato anticipato alle 19.30 e anche nella Basilica, dove sono stati allestiti posti per 1.500 persone (San Pietro ne può contenere circa settemila), l'accesso è stato contingentato per consentire il rispetto delle distanze.

A concelebrare la liturgia con il pontefice 26 cardinali, 18 vescovi e 160 sacerdoti.

"Gesù nasce lì, vicino ai pastori, vicino ai dimenticati delle periferie", ha detto poi il Papa nella messa della Notte di Natale. “Viene dove la dignità dell'uomo è messa alla prova. Viene a nobilitare gli esclusi e si rivela anzitutto a loro: non a personaggi colti e importanti, ma a gente povera che lavorava", ha aggiunto. E ancora: "Dio stanotte viene a colmare di dignità la durezza del lavoro. Ci ricorda quanto è importante dare dignità all'uomo con il lavoro, ma anche 'dare dignità al lavoro dell'uomo', perché l'uomo è signore e non schiavo del lavoro. Nel giorno della Vita ripetiamo: basta morti sul lavoro! E impegniamoci per questo".

Il giorno di Natale, invece, a mezzogiorno, il messaggio natalizio e la Benedizione “Urbi et Orbi, in questo caso all'esterno dalla Loggia centrale di San Pietro.

(Unioneonline/l.f.)

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