Il bunga bunga? “Era una saletta dove andavamo dopo le cene, una specie di discoteca dove c’era della musica”. Lo ha detto Giuseppe Brumana, storico maggiordomo di villa San Martino ad Arcore, testimoniando nel processo milanese sul caso Ruby ter a carico di Silvio Berlusconi e altri 28 imputati, tra cui tante ex olgettine accusate di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza.

Brumana nel ‘97 è diventato cameriere ad Arcore, nel 2009 maggiordomo. Alle cene “eleganti”, ha spiegato, “c’era un bel via vai, le persone arrivavano e se ne andavano”. Il teste parlando di Ruby ha detto che “non è rimasta lì ad Arcore due settimane” nel 2010, perché “le ragazze se ne andavano dopo le cene”.

L'udienza di oggi è la penultima dedicata ai testi delle difese. Un amico di Luca Risso, ex fidanzato di Ruby, ha detto che prima dello “scandalo” lo stesso Risso “era una persona facoltosa con un giro di interessi economici in locali e discoteche della Liguria”.

“Per questo quando si è trasferito in Messico sono rimasto sorpreso”, ha aggiunto. I pm sospettano che da Berlusconi siano arrivati a Risso e alla sua allora compagna Ruby soldi per aprire attività nel Paese dell'America centrale.

Nella prossima udienza del 23 marzo gli ultimi testi delle difese, tra cui un paio che i legali del Cavaliere proveranno a convocare ancora, dopo che non si sono presentati in altre udienze. Infine, a maggio, la parola passerà ai pm per la requisitoria.

(Unioneonline/L)

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