«Quando il drone è arrivato a 4 miglia ho preso la decisione. Dovevo difendere il mio equipaggio e la mia nave». Così Andrea Quondamatteo, 47 anni, comandante della Caio Duilio attaccata dagli Houthi, che in un’intervista al Corriere della Sera ha raccontato i concitati momenti in cui al comando della sua nave, sotto la minaccia del drone il cui obiettivo era proprio la nave gioiello della Marina Militare, ha preso la decisione di abbatterlo. Salvando così l’imbarcazione e il suo equipaggio.

 «Eravamo in pattugliamento a sud, nel tratto prospiciente alle coste yemenite, in acque internazionali. A un tratto c'è arrivato un 'eco radar' sconosciuto, il segnale era a 8 miglia di distanza. Un profilo in movimento, a bassa quota e in rapido avvicinamento», spiega Quondamattaeo.

«Prima gli abbiamo lanciato delle chiamate di avvertimento – prosegue poi - invitandolo a cambiare rotta». Ma nulla. Allora la decisione di abbatterlo.

«Il cannone di prora dritta ha sparato 6 colpi, dopo pochi secondi l'apprezzamento ottico ci ha confermato l'abbattimento», prosegue.

«Nave Duilio ha reagito per autodifesa», la precisazione. «Quando mi hanno scritto per ringraziarmi i comandanti della Jolly Rosa e della Grande Baltimora, navi italiane, mi sono commosso».

Nel frattempo è attesa per la giornata di martedì, quando il parlamento voterà la risoluzione che consentirà di dare finalmente il via alla nuova missione europea Aspides varata da Bruxelles ormai una settimana fa.

I tempi stringono e le minacce dei ribelli yemeniti si moltiplicano di ora in ora. Questa volta nel mirino dei terroristi non ci sono soltanto le imbarcazioni americane o britanniche, ma anche quelle europee.

«Nel Mar Rosso passa il 15% del commercio globale - le parole della premier, Giorgia Meloni - dobbiamo rimanere concentrati su un quadrante che è cruciale per i nostri interessi nazionali e commerciali». Proprio per questo il ministro della Difesa, Guido Crosetto, rilancia l'idea di una Difesa comune, per «far dialogare sistemi diversi per integrarli».

Alla missione europea Atalanta, che da anni sorveglia l'area contro la pirateria somala e che da tre settimane è passata sotto il comando italiano, si aggiungerà dunque a giorni Aspides, lo “scudo” - come indica la parola greca - contro gli attacchi terroristici. La base operativa sarà proprio sul Caio Duilio, il cacciatorpediniere della Marina Militare che nelle scorse ore ha intercettato e abbattuto il drone Houthi. Al comando, invece, ci sarà il contrammiraglio Stefano Costantino, già a bordo del Duilio e pronto a guidare la flotta europea, anche questa già schierata nell'area.

(Unioneonline/v.l.)

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