Green pass “allargato”, verso la nuova cabina di regia: “Sì per i trasporti a lunga percorrenza”
Il governo valuta un utilizzo esteso del certificato per evitare nuove chiusure
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Continua il dibattito sul Green pass e sull’ipotesi di estenderne l’obbligatorietà sul modello Macron in tutti i luoghi a rischio assembramento: stadi, palestre, ristoranti, convegni, mezzi pubblici.
La prossima settimana, lunedì o martedì, si terrà una cabina di regia ad hoc sul tema. Stando a quanto si apprende una delle ipotesi sul tavolo del governo riguarda l’utilizzo del certificato su mezzi di trasporto a lunga percorrenza.
Tra i provvedimenti anche quello di riservare - almeno per alcune attività - l'utilizzo del Green pass solo dopo aver fatto la seconda dose di vaccino, in linea con l'Ue. Quanto ai criteri di rischio per le Regioni, avanza l'ipotesi di un maggior peso dell'Rt ospedaliero.
Quello che si deciderà la prossima settimana confluirà nel “decreto emergenza” del Governo previsto entro fine luglio, dove dovrebbe essere prevista anche la proroga dello stato di emergenza, che al momento termina il 31 luglio. Due sono le ipotesi, al momento, della sua prossima scadenza: fine ottobre oppure fine dicembre.
IL DIBATTITO – “Credo sia normale su un tema importante come" il Green pass "avere sensibilità differenti, è capitato anche in passato. Sono fiduciosa che anche su questo tema, come ha detto il presidente Fedriga, si troverà una soluzione unitaria", ha detto il ministro per gli Affari regionali Mariastella Gelmini a Bruxelles: "Se non vogliamo tornare a dover chiudere il Paese non possiamo perdere tempo e non possiamo accontentarci dei risultati buoni che abbiamo raggiunto. Dobbiamo fare uno scatto in avanti. Penso ci saranno le condizioni per compiere queste scelte in un clima di coesione, condivisione rispettando la sensibilità di tutti".
"Parlare oggi di un Green pass alla francese ha senso fino a un certo punto", secondo il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri perché “con un'Italia ancora tutta bianca e con i contagi ancora bassi può avere un'utilità per i viaggi e per i grandi eventi. Può anche però avere un senso in visione prospettica, ad alcune settimane da oggi. I contagi stanno salendo e quindi dobbiamo valutare innanzitutto l'impatto sui nostri ospedali. Io credo che sarà un impatto minimo perché oggi i contagi sono prevalentemente tra giovani e tra non vaccinati, quindi i ricoveri saranno sicuramente meno rispetto a quando nessuno era vaccinato".
"Mentre in Italia si guarda a Macron come modello, la Germania dice no al Green pass come requisito per partecipare alla vita sociale – sottolinea la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni -. La coercizione non è la via per guadagnare la fiducia dei cittadini. Secondo la stampa nostrana, chiunque provi a opporsi ad una stretta così illiberale e pericolosa, è automaticamente un no vax”. Quindi, si chiede: “Anche Angela Merkel è una no vax? Non se ne può più di questo approccio ideologico che continua a estremizzare il dibattito, tentando di mettere le persone le une contro le altre".
(Unioneonline/D)