Picchiata a morte dai bulli.

Questa la tragica fine di Mariam Moustafa, una ragazza di 18 anni egiziana ma nata e cresciuta in Italia, a Ostia.

Da quattro anni viveva in Inghilterra e da poco era stata accettata nella facoltà di Ingegneria di Nottingham.

Ma, racconta il padre, in quella città a lei sconosciuta veniva presa spesso di mira da alcune bullette: forse, e su questo indagano gli inquirenti, per motivi razziali.

Tre settimane fa, come testimoniato da un video amatoriale, Mariam era in autobus, quando è stata aggredita dal branco e picchiata selvaggiamente. Dimessa dopo un primo ricovero, il giorno successivo è tornata in ospedale già in coma per un'emorragia cerebrale. Per venti giorni è rimasta in quelle condizioni, fino alla morte.

Ora le autorità egiziane si sono mobilitate per ottenere giustizia: "Restiamo vicini - ha scritto l'ambasciata in una nota - alla famiglia di Mariam, la cui vita è stata straziata da una perdita sconvolgente", e anche la Procura di Roma ha aperto un'inchiesta.

"Le mie condoglianze ai famigliari di Mariam - ha scritto su Twitter il ministro inglese Boris Johnson -. Ho assicurato al ministro degli Esteri egiziano Shoukry che la polizia di Nottinghamshire indaga sulla vicenda".

(Unioneonline/D)

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