Ad agosto era riuscita a liberarsi del convivente violento, ma il nuovo compagno non si è rivelato migliore.

Terribile disavventura per una donna brianzola. L’uomo che avrebbe dovuto “salvarla” dalle violenze dell’ex è stato arrestato a Carate Brianza (Monza) per maltrattamenti gravi e ripetute aggressioni ed è finito in carcere. Un episodio in particolare è agghiacciante: ha trascinato la donna in un bosco e l’ha picchiata con ferocia inaudita, fino a fratturarle due vertebre.

Lei, in ospedale, aveva raccontato di essere caduta dalle scale, ma la segnalazione ai militari era partita comunque. Tornata in ospedale per un altro episodio di violenza, un pugno allo stomaco, ha trovato il coraggio di denunciare le ripetute percosse e vessazioni subite.

A ottobre la malcapitata donna si era rifugiata dall’uomo dopo essere fuggita da un’altra relazione violenta dalla quale lui si era offerto di “salvarla”. Infatti ad agosto la donna era riuscita a lasciare l’ex compagno violento, ma dopo appena un mese di convivenza il suo “salvatore” – così lui si era definito – ha iniziato a controllare ogni suo spostamento, e poi a picchiarla, vessarla e umiliardla di continuo.

I carabinieri, coordinati dalla procura di Monza, partendo dalla segnalazione della guardia medica che ha visitato la donna a febbraio, nonostante anche in questa occasione lei avesse serie difficoltà a collaborare, hanno dimostrato una lunga serie di violenze, tra cui la brutale aggressione subita dalla donna nel bosco. Il tutto poi confermato dalla stessa vittima quando si è ripresentata in ospedale in seguito all’ennesimo episodio di violenza.

(Unioneonline/L)

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