"Zona gialla non significa scampato pericolo. Serve ancora la massima prudenza se non vogliamo tornare indietro rispetto ai passi avanti delle ultime settimane".

Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza, entrando questa mattina al ministero e alla vigilia del giorno in cui molte regioni italiane si sveglieranno in zona gialla, complice anche una nuova interpretazione del Dpcm che ha eliminato la terza settimana di "osservazione" per passare nella fascia di minor rigore.

Come è noto, per il momento resteranno arancioni Sardegna, Puglia e Umbria, mentre lo diventeranno Sicilia e la Provincia autonoma di Bolzano.

GLI ASSEMBRAMENTI - Già nel weekend sono migliaia gli italiani che si stanno riversando per le strade per lo shopping: piene le vie del centro di Milano complice anche il bel tempo e, soprattutto nella zona dei Navigli, assembramenti di giovani che si sono fermati a gruppi nella zona pedonale lungo la Darsena. Molta gente in giro anche in corso Vittorio Emanuele e a Porta Nuova, tra piazza Gae Aulenti e corso Como.

Anche a Napoli traffico in tilt e strade dello shopping piene, da via Toledo al Vomero. Nel pomeriggio, prima della chiusura dei bar alle 18, diversi gruppi di giovani hanno invece affollato le zone della movida, come Piazza Bellini, per un aperitivo del venerdì, come ai tempi precovid, ma pomeridiano e prima della chiusura e del coprifuoco.

LE REGOLE - Nelle regioni gialle sarà consentito muoversi liberamente tra i comuni ma sarà ancora vietato, fino al 15 febbraio e per tutti, spostarsi da una regione all'altra. Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5 che si può infrangere per "comprovate esigenze", motivi di lavoro, salute ed emergenze. L'autocertificazione è necessaria solo dopo le 22. Nella zona gialla i bar resteranno aperti dalle 5 alle 18, dopo è vietato l'asporto dai locali senza cucina.

Anche i ristoranti saranno aperti fino alle 18, dopo è permessa la consegna a domicilio e fino alle 22 è possibile comprare cibo da asporto. Sarà inoltre possibile visitare un museo o ammirare una mostra dal lunedì al venerdì ma non nei festivi e comunque con ingressi contingentati. Aperti nei giorni feriali i centri commerciali: di sabato e nei festivi farmacie, tabaccherie, edicole e alimentari situati al loro interno resteranno comunque aperti.

(Unioneonline/D)
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