Hanno scavalcato i sigilli e persino sollevato i teli che coprivano la carcassa della cabina precipitata al Mottarone

Due fratelli di Arona, in provincia di Novara, di 21 e 19 anni, sono stati denunciati dai carabinieri con le accuse di violazione di sigilli e tentativo di rimozione di cose sottoposte a sequestro.

I ragazzi erano in compagnia delle fidanzate e stavano facendo una scampagnata tra i boschi del Mottarone, quando si sono avvicinati al luogo in cui lo scorso maggio sono morte 14 persone, tragedia sulla quale l’inchiesta è tutt’altro che chiusa. Hanno superato i cordoni di sicurezza, cercando addirittura di dare un’occhiata alle lamiere della cabina distrutta.

Non hanno pensato probabilmente che, poiché l’area è sottoposta a sequestro, è controllata da un sistema anti-intrusione e sottoposta a vigilanza costante 24 ore su 24 da parte della Centrale operativa del Comando Provinciale di Verbania dei carabinieri.

E infatti, non appena hanno messo le mani dove non potevano, è scattato il sistema d'allarme, che li ha fatti scappare a gambe levate. Poco dopo però i ragazzi sono stati individuati dalla pattuglia giunta sul posto e condotti in caserma per l’identificazione.

(Unioneonline/D)

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