Le sue forme ricordano quelle di un cane ma il suo corpo è artificiale.

Si chiama Spot, il robot messo a punto dalla statunitense Boston Dynamics, che l’Università di Genova sta addestrando nell'ambito di un progetto finalizzato alla ricerca delle persone in scenari critici e portato avanti da Rice, il laboratorio di robotica dell’Ateneo.

«Il nostro obiettivo è quello di rendere intelligente il robot – spiega Antonio Sgorbissa, professore associato di UniGe – e usarlo in modo che possa avere un impatto positivo sulla società. Per questo lavoriamo sull'intelligenza artificiale in modo che questo robot possa essere impiegato per andare a cercare persone coinvolte in gravi disastri ambientali come i terremoti.  Potrebbe infatti intervenire prima ancora dell'uomo per esplorare gli ambienti, trovare le persone che hanno bisogno di aiuto e fornire le informazioni necessarie agli operatori. Lo testeremo su montagne di ghiaia, passando all'interno di grandi tubature, o su rampe parzialmente collassate».

Un progetto che si potrebbe ampliare passando dalla ricerca delle persone all'analisi di intere aree. Per adesso il robot non è dotato di sensoristica  ma con questi accessori si potrebbero individuare aree pericolanti, eventuali fughe di gas e preparare il terreno per i soccorritori.

(Unioneonline/v.f.)

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