Il presidente del Consiglio Mario Draghi, in visita all'hub vaccinale di Fiumicino ("Un luogo di speranza" lo ha definito, "entrando qui si capisce che ne usciremo"), ha parlato delle nuove misure anti-Covid e del piano vaccinale, accennando anche al caso AstraZeneca.

"A più di un anno dall'inizio dell'emergenza purtroppo c'è una nuova ondata di contagi: nell'ultima settimana più di 150mila infezioni contro le 131mila della settimana precedente, un incremento di ricoverati quasi di 5000 persone, della terapia intensiva di seicento unità. Questi numeri impongono massima cautela" per "limitare il numero di morti e impedire la saturazione delle strutture sanitarie", spiega l'ex presidente della Bce.

Le misure, continua, "avranno conseguenze sull'istruzione, sull'economia e sullo stato anche piscologico di tutti noi", ma sono "necessarie per evitare un peggioramento che renderebbe inevitabili provvedimenti ancor più stringenti".

Alle restrizioni, precisa Draghi, "si accompagna l'azione a sostegno di famigli e eimprese". Smart working per chi ha figli in didattica a distanza o in quarantena, congedi straordinari o contributo baby sitter per chi svolge attività che non consentono lo smart working.

Infine i vaccini. Un breve passaggio sul caso AstraZeneca: "Quella di Aifa una decisione precauzionale, e dimostra l'efficacia dei sistemi di farmacosorveglianza - spiega il presidente del Consiglio - ma il parere dell'Agenzia, condiviso dagli scienziati, è che non ci sia alcuna prova che questi eventi siano legati alla somministrazione del vaccino. L'Ema sta esaminando i casi sospetti, ma ha anche consigliato di proseguire con l'utilizzo del vaccino".

Draghi sottolinea l'accelerazione del piano vaccinale, ma riconsoce che non è ancora abbastanza: "Nei primi undici giorni di marzo il ritmo è di circa 170mila dosi giornaliere, l'obiettivo è triplicarle presto. Abbiamo già ricevuto 7,9 milioni di dosi, ma contiamo su una forte accelerazione nelle prossime settimane, anche a seguito della recente approvazione del vaccino Johnson & Johnson".

"Solo con una vaccinazione diffusa potremo fare a meno di restrizioni come quelle che abbiamo dovuto adottare. L'obiettivo è utilizzare tutti gli spazi disponibili per le vaccinazioni. Ospedali, aziende, palestre, parcheggi come questo di Fiumicino, in Italia sono già operativi 1.694 siti e altri ne verranno individuati".

Infine, sui furbetti: "Ognuno aspetti il suo turno, come ha fatto in maniera esemplare il Presidente della Repubblica. Questo è un modo di mostrarci una comunità solidale".

(Unioneonline/L)
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