Il Covid, i vaccini, il futuro del governo, il Pnrr: il premier Mario Draghi fa il punto a Palazzo Chigi nella conferenza stampa di fine anno.

VARIANTE OMICRON – Si parte dalla pandemia: "L'arrivo della variante Omicron – ha scandito il presidente del Consiglio - molto più contagiosa delle precedenti ha aperto una nuova fase della pandemia. Domani faremo una cabina di regia per decidere il da farsi sulla base dei dati epidemiologici".

Per la normalità "bisogna prendere tutte le precauzioni ma ogni decisione è guidata dai dati: solo dai dati, non dalla politica, come si dice in giro". In linea generale si discuterà "ad esempio di mascherine anche all'aperto, anche se già oggi sono previste in caso di grandi assembramenti", dell'uso di mascherine FFp2, “in particolare in certi ambienti chiusi".

E "non è esclusa l'applicazione del tampone" perché "c'è un periodo nel Green pass in cui la protezione delle prime due dosi decresce e la terza non è ancora stata fatta. In quel periodo è utile il tampone". Tutti “sistemi per cercare di rallentare la diffusione del virus".

CALENDARIO SCOLASTICO – Quanto invece all’opzione di allungare le vacanze scolastiche per prevenire i contagi da Omicron la risposta del premier non lascia alcun dubbio: “No, non le allungheremo". "Su questo il ministro Bianchi è stato esplicito in questa direzione", la precisazione, concludendo che "sono consapevole delle difficoltà che i giovani hanno subito a causa delle restrizioni dettate dalla pandemia".

VACCINI – A proposito dei vaccini “abbiamo somministrato 15,6 milioni di terze dosi e raggiunto 3/4 della popolazione, perciò invito tutti a continuare a vaccinarsi e fare la terza dose, questa è la priorità" perché "i tre quarti dei decessi sono non vaccinati" e “i vaccini restano lo strumento di difesa migliore dal virus".

L'evidenza scientifica dei vaccini "ha funzionato molto bene anche con le nuove varianti. E la campagna vaccinale è stata essenziale per l'economia che quest'anno crescerà oltre del 6% dopo un calo di quasi il 9% dello scorso anno. E' ripartita l'occupazione (500mila posti) anche se è vero che molta occupazione è a tempo determinato. Ma l'aumento c'è stato. Benefici anche sui conti pubblici e il rapporto debito/pil inizierà a scendere già da quest'anno". 

"Il Governo resta pronto a sostenere l'economia in caso di rallentamento, la sfida principale resta far aumentare il tasso di crescita nel lungo periodo e risolvere le debolezze strutturali a partire dalle disuguaglianze", ha continuato.

IL FUTURO DEL GOVERNO – Quanto all’azione di governo "abbiamo raggiunto tutti e 51 gli obiettivi" del Pnrr "e in questo momento è in discussione alla Commissione la firma dell'accordo operativo che apre il periodo di uno due mesi di interlocuzione prima di accordare la tranche dei prestiti previsti".

Sull’eventuale prosecuzione della legislatura "l'importante è che il governo sia sostenuto da una maggioranza come quella che ha sostenuto questo governo, la più ampia possibile". Per questo “ringrazio la maggioranza perché capisco che non sia facile lavorare insieme con idee diverse e punti di partenza drammaticamente diversi". "La responsabilità quotidiana sta nel Parlamento così come la prosecuzione sta nel Parlamento – ha spiegato -. E' il Parlamento a decidere la vita del governo quest'anno e sempre".

"Il mio destino personale – ha detto quindi in merito a una possibile candidatura al Quirinale - non conta assolutamente niente, non ho particolari aspirazioni di un tipo o di un altro, sono un uomo e un nonno al servizio delle istituzioni". "Io non immagino il mio futuro all'interno o all'esterno delle Istituzioni. L'ho detto una volta rispondendo ad una domanda fatta da alcuni ragazzini al punto luce di Torre Maura: l'importante è vivere il presente e farlo al meglio possibile. Forse sbaglio, ma i motivi del successo del governo, per me sicuramente ma credo anche per altri ministri, è che ha lavorato sul presente senza chiedersi cosa c'è nel futuro, cosa c'è per me nel futuro". 

(Unioneonline/D)

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