Il gip ha convalidato il fermo di Maurizio Diotallevi, il 62enne che ha confessato di aver ucciso e fatto a pezzi la sorella, Nicoletta, a Roma lo scorso 14 agosto.

Questa la disposizione del giudice Anna Maria Fattori al termine dell'interrogatorio di convalida avvenuto nel carcere di Regina Coeli.

Diotallevi, difeso dall'avvocato Gaetano Scalise, è accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere.

"Erano due mesi che stavo pensando di ucciderla ma il mio è stato un raptus, mi umiliava in continuazione", ha raccontato l'uomo.

Secondo i risultati dell'autopsia, la donna sarebbe stata strangolata con una cintura e poi fatta a pezzi con una sega e un coltello.

L'uomo ha poi gettato le diverse parti del corpo della sorella in due cassonetti nel quartiere Parioli.

Diotallevi ha inoltre parlato al gip del suo rapporto complicato con la sorella: “Una convivenza difficile. Mi dava ordini in continuazione, come se fossi il suo domestico. Mi umiliava anche davanti a mio figlio. Domenica, quando è rientrata dalla vacanza, ho pensato: o muore lei oppure muoio io".

(Redazione Online/F)

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