Via libera a pop corn, patatine, birra e coca cola al cinema e allo stadio. Ma dal 10 marzo.

Lo prevede un emendamento approvato in commissione Affari sociali della Camera, dove si sta discutendo il decreto del 7 gennaio che ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50 e del super pass per gli ultracinquantenni sul lavoro.

Sarà possibile "consumare cibi e bevande anche in sale teatrali, da concerto, al cinema, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo, in altri locali assimilati e in tutti i luoghi in cui svolgono eventi e competizioni sportive". Sempre dal 10 marzo si potrà tornare a far visita ai familiari ricoverati in ospedale per 45 minuti al giorno.

Dal primo marzo invece aumenta la capienza in stadi e palazzetti, rispettivamente al 75% e al 60%.

Tutti interventi che vanno nella direzione annunciata dal governo di riaprire gradualmente il Paese, in concomitanza con il crollo di contagi e ricoveri, ed ora che si inizia a vedere anche un calo dei decessi (-16% su base settimanale).

Il vero banco di prova arriverà il 31 marzo, con la scadenza dello stato d’emergenza che non dovrebbe essere prorogato. “Venendo meno lo stato d’emergenza logicamente devono venir meno tutti gli emendamenti”, afferma Salvini facendo riferimento all’obbligo di Green pass.

Il dibattito nel governo è aperto tra chi ne chiede lo stop da fine marzo e chi vuole prorogarne l’uso fino al 15 giugno, giorno in cui scade l’obbligo di vaccinazione per gli over 50. Una decisione verrà presa solo a ridosso del 31 marzo.

Altro nodo, l’utilizzo della mascherina al chiuso. L’obbligo sarà abolito già a partire dal 31 marzo o solo gradualmente, prevedendone l’utilizzo almeno nelle zone più a rischio come le discoteche?

(Unioneonline/L)

© Riproduzione riservata