"A mio avviso la temperatura sui ragazzi va presa a scuola, non a casa, e andrebbe abbassata, direi a 37,1 per entrare in aula".

A sostenerlo è Andrea Crisanti, il microbiologo dell'Università di Padova "padre" della strategia dei tamponi di massa, che ha inviato al governo circa una settimana fa un piano nazionale sui tamponi.

"Si tratta di una bozza, ancora informale", dice, "e avrei preferito fosse rimasta tale. Non è detto non sia perfettibile".

In linea generale "confermo che l'obiettivo è aumentare in modo esponenziale i test, fino a quadruplicare il numero attuale di tamponi per affrontare con più sicurezza la riapertura delle scuole e la ripresa di tutte le attività lavorative".

Sulle scuole l'esperto ha una opinione ben precisa: "Bisogna evitare di sbagliare due volte. Le misure sono state scelte, ora vanno applicate in maniera rigorosa". Oltre all'abbassamento della temperatura a 37,1 per accedere alle classi, a suo parere, "le mascherine, sono sicuramente necessarie per i più grandi. Per i piccoli si sa che non è possibile...".

(Unioneonline/D)
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