Boccia: "Venerdì o sabato il Dpcm. Chi ipotizza feste e cenoni si sbaglia di grosso"
Il Natale "ognuno dovrà passarlo a casa propria"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Tra venerdì e sabato ci sarà il Consiglio dei ministri per varare le misure anti-Covid in vista delle festività natalizie.
Lo ha annunciato il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia a Sky Tg24: "Era già previsto un cdm venerdì, non sappiamo quando e a che ora. Una serie di provvedimenti saranno approvati oggi pomeriggio in Conferenza unificata e Conferenza Stato-Regioni, tra venerdì e sabato sicuramente vareremo le nuove misure anti-Covid".
"E' evidente - ha precisato Boccia - che stiamo andando verso restrizioni nel periodo delle festività. Se dal 24 all'Epifania, o fino al 3, vedremo. Più restrizioni ci sono meglio è. Se qualcuno ipotizza feste, cenoni o assembramenti sbaglia di grosso".
Restrizioni che comunque non saranno valide già dal prossimo weekend, anche perché in molti hanno già acquistato i biglietti per tornare a casa: "Fosse per me le farei da stasera", puntualizza Boccia. "Ma non voglio preoccuparvi. Gli altri giorni ogni Regione ha il suo colore e la maggior parte sono in area gialla".
"Spero che nelle prossime ora ci sia autodisciplina", continua riferendosi al weekend in arrivo. "Se devo fare un acquisto non mi ficco nella massa, non creo assembramento".
Il Natale "ognuno dovrà passarlo a casa propria, dobbiamo fare scelte per tutelare i più fragili e gli anziani, anche a costo di essere impopolari".
Sulle misure in arrivo, per ora si ipotizza un'Italia zona rossa (dunque con negozi, bar e ristoranti chiusi, divieto di spostamenti tra comuni e uscita da casa solo con autocertificazione) dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio. Resta fermo lo stop agli spostamenti tra Regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio, Giuseppe Conte vuole concedere delle deroghe per passare il Natale con un massimo di due congiunti non conviventi.
Infine Boccia fa anche un passaggio sui vaccini: "Sicuramente si andrà verso un'anagrafe come per tutte le altre vaccinazioni. E bisognerà riflettere su chi non si vaccinerà, il quale si assumerà una responsabilità verso gli altri. Bisogna fare un ragionamento su questo, ma evitiamo di parlare di patenti di immunità che non sono ipotizzate nella Costituzione".
(Unioneonline/L)
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