Continuità territoriale non solo tra gli aeroporti sardi e quelli di Milano e Roma, ma anche con il Piemonte. 

Il consiglio comunale di Torino ha approvato oggi un ordine del giorno che impegna subito sindaco e Giunta «ad attivare un confronto con il governo e il ministero competente per studiare il nuovo modello di continuità territoriale, capace di garantire un sistema sostenibile di collegamenti certi fra Torino e la Sardegna, frequenti e a orari sicuri, nell'interesse dei cittadini e dell'economia del territorio per il rafforzamento di Torino e dell'aeroporto di Caselle, così come è avvenuto per gli scali delle città come Milano e Roma».

Il documento proposto dal consigliere Pd Tony Ledda ricorda come siano circa 20mila i sardi residenti a Torino, circa 50mila i nuclei familiari sardi in tutto il Piemonte.

Il rafforzamento delle rotte aeree fra Piemonte e Sardegna rappresenterebbe, sottolinea, «un vantaggio turistico, commerciale culturale e sociale importante, da considerare ben oltre il periodo estivo». Ledda ha sottolineato come, «in assenza di provvedimenti di continuità territoriale, molti cittadini sardi non riescano a curarsi agevolmente presso l'ospedale oncologico di Candiolo» e come «sempre meno siano gli studenti che provengono dalla Sardegna per iscriversi negli atenei torinesi».

(Unioneonline/L) 

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