A 14 anni fa un massaggio cardiaco per un quarto d’ora, in attesa dell’ambulanza e guidato dagli operatori del 118, salvando la vita a un anziano colto da infarto vicino a casa sua. Lo aveva visto fare la sera prima in un film in tv, era rimasto a casa in castigo.

La storia a lieto fine arriva da Colognola ai Colli, hinterland veronese. Il protagonista dell’episodio, avvenuto domenica scorsa, è Matteo, ragazzino ora diventato un piccolo eroe tra amici e compagni di scuola. «Almeno se sto per morire ci sei te che mi aiuti», gli dicono.

Il racconto di Matteo: «Stavo per andare dai miei amici a giocare a calcio, quando sento una signora che urla a 100 metri da me. Vedo il signore a terra, temo che sia morto. Poi vado a vedere e la signora mi dice che è in arresto cardiaco, ha perso i sensi».

A quel punto «ho deciso di prendere io in mano la situazione, ho chiamato il 118 e ho detto dove mi trovavo per far venire l’ambulanza. Poi sono stato lì 10-15 minuti a fare il massaggio cardiaco».

Nel frattempo è arrivata l’ambulanza e l’anziano è sano e salvo. «Mi hanno guidato gli operatori del 118 – spiega ancora Matteo – ma mi ha ispirato anche un film che ho visto sabato sera in tv. Sono rimasto a casa perché ero in castigo».

La sindaca di Colognola, Giovanna Piubello, conosce bene Matteo perché, come ostetrica, lo ha anche messo al mondo 14 anni fa. «Lo premieremo», ha annunciato, avanzando anche l'ipotesi di una sua candidatura come Alfiere della Repubblica.

«Bravo Matteo! Ha dimostrato quello che a molti adulti troppo spesso non riesce: superare la tentazione di girare la testa dall'altra parte e assumersi la responsabilità di fronte ad un'emergenza e alla richiesta di aiuto», ha commentato il presidente del Veneto, Luca Zaia.

(Unioneonline)

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