Antiquarium Turritano, pronto ad aprire ai grandi eventi
In fase di completamento i lavori di riqualificazionePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La cultura, l’arte e la bellezza alla portata di tutti. Il progetto di rinnovamento del museo archeologico nazionale Antiquarium Turritano e l’area archeologica di Turris Libisonis, a Porto Torres, risponde alle reali esigenze di pubblico, e mira trasformare spazi e ambienti in luoghi accoglienti e accessibili a tutte le tipologie di visitatori, con la prospettiva di ospitare sempre più concerti e grandi eventi culturali. In questi giorni si stanno completando i lavori di efficientamento energetico, un progetto di circa 400mila euro che prevede l’isolamento termico degli infissi della struttura museale con l’inserimento nella copertura di un impianto fotovoltaico. Si tratta di uno degli interventi inseriti nell’ambito dei due progetti della Direzione regionali musei Sardegna-Ministero della Cultura. Il secondo intervento, infatti, ha l’obiettivo di rivoluzionare l’accessibilità, attraverso il collegamento diretto dell’area archeologica di Turris Libisonis con il museo Antiquarium per rendere fruibile i percorsi esterni ai visitatori. «Il museo Antiquarium e l’area archeologica di Turris si preparano ad entrare in una nuova fase in cui si vedranno spazi completamente rinnovati, una nuova segnaletica e percorsi accessibili a tutti», spiega Stefano Giuliani, direttore del museo «lavori di ammodernamento che consentiranno un’autonomia energetica autonoma per l’intera struttura e una esperienza di visita moderna». Entro la fine dell’estate si vedranno i cantieri per migliorare l’accessibilità, un progetto finanziato con i fondi del Pnrr, pari a 782 mila e 608 euro, che consentirà il passaggio diretto tra il museo e l'intera area archeologica, con la realizzazione di nuovi camminamenti e percorsi accessibili, così da combinare le due visite in maniera sinergica. Via le barriere architettoniche dalle zone esterne off limits che verranno messe in sicurezza e segnalate con appositi cartelli. In corso anche altre linee di finanziamento per installare l’impianto di videosorveglianza esterno al museo. «In questo modo il museo si trasforma in luogo di cultura vissuto a 360°, anche grazie agli eventi che sempre più associazioni ci propongono all’interno dell’Antiquarium e nell’area archeologica, - aggiunge Stefano Giuliani - una tendenza che testimonia come la comunità turritana stia riscoprendo il museo come luogo fortemente identitario. Basti pensare al concerto di Fabio Concato e ad eventi come “Non solo garum”, capaci di rendere vivo questo luogo, dove le persone non solo possono vedere la storia antica di Porto Torres ma possono vivere momenti di socialità condivisa».