“Pino Masciari è un cittadino di San Sperate. Chiediamo che non venga abbandonato dalle istituzioni”. Pioggia di solidarietà e affetto a Pino Masciari da parte di tutta l’amministrazione comunale sansperatina (e non solo) che, alla notizia che ha visto lo stato revocare la scorta al testimone, ha reagito facendo fronte unito, addirittura con una lettera inviata in prefettura.

Ma cosa lega Masciari a San Sperate? L’imprenditore calabrese negli anni Novanta aveva affondato un duro colpo alla ‘Ndrangheta, mettendo dietro le sbarre diversi boss della criminalità organizzata. Nel 2009 a San Sperate si decise di accordare a Masciari la cittadinanza onoraria con una cerimonia pubblica. A distanza di 13 anni (e quattro giunte) l’amministrazione ha fatto fronte comune mettendo da parte divisioni politiche per sostenere il concittadino (onorario).

“Le chiedo di intervenire presso il ministero dell’Interno e in tutte le sedi che riterrà opportune, in sostegno alla situazione del concittadino onorario Masciari e a quella della sua famiglia”, si legge nella mail inviata dal sindaco Fabrizio Madeddu alla prefettura cagliaritana, “Abbiamo un grosso debito nei confronti di chi dato tutto per la difesa dei valori costituzionali quali la libertà, il diritto al lavoro, il diritto alla giustizia. La ringrazio sin da ora per l’attenzione accordatami e per il suo sicuro impegno a difesa dell’incolumità di un mio cittadino onorario”.

Parole di sostegno anche da Pier Paolo Casti, consigliere di minoranza del gruppo L’alternativa per San Sperate. “Sono indignato e deluso, Pino è stato finora un’infaticabile prova vivente che le mafie si possono battere se tutti fanno la propria parte, ma qui qualcuno non la vuole fare più. Pino è un cittadino di San Sperate, è uno di noi, forse conserva a casa sua la scultura che gli donammo a ricordo del nostro paese colorato e pieno di artisti; la sua battaglia è la nostra, le sue armi sono i media e i social e noi dobbiamo far la nostra parte parlando (e divulgando) quanto più possibile dell’ennesimo tradimento che subisce. Pino non mollare”.

Interviene anche Stefania Spiga, consigliera di minoranza del gruppo San Sperate tradizione e futuro: “Borsellino diceva che bisogna "parlare di mafia", in ogni momento e in ogni luogo. Masciari è una di quelle persone a cui lo Stato deve molto, testimone di quanto con la parola, con la forza della denuncia, abbia seminato in tutto il Paese i valori della legalità e sia stato capace di trasmetterli alle generazioni del futuro. Sono figlia delle sue testimonianze, oltre vent'anni fa registravo i suoi interventi con il cellulare e li pubblicavo su youtube perché tutti potessero ascoltarlo. Mai mi stancherò di dire che lo Stato non può stare in silenzio. E' nel silenzio e nella distrazione dello Stato, che mafia e 'ndrangheta continuano a fare affari sulla pelle dei più deboli”.

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