Sono ventidue, quasi tutti di giovani e giovanissimi – ci sono anche dei minorenni – i nomi iscritti nel fascicolo dell’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Cagliari su una rete di piccoli spacciatori con base a Capoterra.

I carabinieri della stazione del paese, con il coordinamento del sostituto procuratore Giangiacomo Pilia, hanno ricostruito un sistema illecito di commercio di hashish e marijuana che aveva ramificazioni anche a Pula, Sarroch e Cagliari.  I contatti tra pusher e clienti avvenivano via whatsapp. 

Alcuni dei coinvolti erano già stati destinatari di misure. E ora che l’indagine è stata chiusa sono emersi almeno due episodi violenti. In un caso uno straniero era stato minacciato con una pistola puntata in faccia. In un altro alcuni colpi di arma da fuoco erano stati esplosi contro la finestra di una coppia residente a Capoterra. 

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