Nuovo rogo nel campo rom sulla 387: «Le conseguenze? Vengano con me all’Oncologico e capiranno»
L’area tra Selargius e Settimo è stata trasformata in una gigantesca discarica con continui incendi, il rabbioso sfogo di chi frequenta la zonaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Bruciano di nuovo i rifiuti accumulati sulla collina che ospita il campo rom sulla Statale 387, tra Selargius e Settimo San Pietro.
Come accade quasi quotidianamente, fiamme e denso fumo nero hanno appestato l’aria intorno a quella gigantesca discarica dove si contano centinaia di carcasse di auto abbandonate e materiali (anche pericolosi) di ogni tipo.
Le foto sono state scattate questa mattina da A.L. che, indignato, si chiede: «Come è possibile tollerare in continuazione questa situazione di assoluta illegalità? Tonnellate di carcasse di auto, immondizie di ogni genere, amianto, batterie, sversamento di olii, plastiche, rifiuti di ogni pericolosità, che puntualmente vengono bruciati per chissà quali fini, sicuramente non leciti».
Dense colonne di fumo denso e nero irrespirabile «che vagano a seconda di come tira il vento, e magari prima o poi trovano uno sfortunato che diventa un paziente oncologico come il sottoscritto, magari un bambino, e le famiglie si disperano chiedendosi il perché. Vorrei personalmente prendere questi “signori”», prosegue A.L., «e portarli con me nelle corsie che frequento dell'Ospedale Businco almeno una volta al mese da ormai sei anni, per fargli capire cosa significa ammalarsi di certe malattie, il pianto e la sofferenza che comporta».
La domanda, dopo vertici in Prefettura e segnalazioni continue, è: «Perché nessuno fa nulla? Carabinieri del Noe, Forestali, Polizia, Magistratura, dove sono? Sembra uno stato di anarchia generale dove nessuno apparentemente può fare nulla se non subire passivamente a tempo indefinito».
(Unioneonline/E.Fr.)