Scrivanie, sedie, computer: tutto nel secondo piano del Liceo Pitagora di Isili è coperto dai teli di nylon. Le infiltrazioni segnalate già martedì scorso si sono estese a macchia d'olio in particolare sabato, quando, dopo l'ennesima bomba d'acqua, è caduto un lampadario ed è saltata la corrente elettrica.

L'ala è stata prontamente sgombrata dal responsabile della sicurezza della scuola, ma non si può lavorare e gli impiegati sono fermi.

È stata subito allerta la provincia del Sud Sardegna e così anche i Vigili del Fuoco.

"Le squadre intervenute - ha spiegato il dirigente Giulio Anedda - hanno appurato che non ci sono crolli e dunque non c'è un pericolo immediato".

Intanto la situazione rimane critica anche nella palestra della scuola.

"Praticamente - ha spiegato il vice preside Gianni Putzolu e insegnante di ginnastica - è utilizzabile solo metà dello stabile".

Le condizioni in cui versa l'istituto sono state segnalate a più riprese, non ultimo questo inverno quando anche l'impianto di riscaldamento ha fatto le bizze.

"C'è un progetto esecutivo - ha spiegato Anedda - di quasi 300 mila euro per la manutenzione del 2015/2016 ma non si è mai intervenuti".

Sarebbe dovuta intervenire stamattina una squadra d'emergenza mandata dalla provincia ma non si è visto nessuno.

"Lo spostamento da una provincia all'altra - ha aggiunto il preside - ci ha danneggiato ulteriormente, non si sa chi deve gestire soldi stanziati ma fermi". Di recente la scuola è dovuta intervenire con soldi proprio per ricaricare gli estintori. Un intervento di manutenzione è ormai diventato fondamentale.
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