La Giunta comunale di Maracalagonis ha proclamato lo stato di calamità naturale per i gravi danni tra i vigneti in alcune parti del territorio devastati dalla grandinata della scorsa settimana. La grandine non ha risparmiato neppure le uve da tavola, colpendo poi le coltivazioni a Nasco, il vermentino e anche le uve rosse. E' caduta con grande violenza danneggiando non solo gli acini ma anche le foglie e i rami della vite.

I danni maggiori a Is ammostus, Gannì, Su pezzu de Madeddu.

"Una situazione che ci preoccupa”, dice Giuseppe Farci, Coltivatore diretto e presidente della Cantina di Quartu che ha sede a Maracalagonis. “Chiediamo un immediato sopralluogo per la valutazione dei danni e risarcimenti immediati. Bene ha fatto il Comune a proclamare lo stato di calamità: ora – chiude Farci -attendiamo i fatti. Ricordo che in passati i vigneti sono stati danneggiati anche dalle gelate: Ai danni del momento nel caso dell'ultima grandinata, si sono aggiunte anche le spese che abbiamo già sostenuto per i trattamenti sul campo per salvare quello che è rimasto".

Lo stato di calamità naturale è stato proclamato anche dal Comune di Sinnai dove i danni hanno interessato soprattutto i vigneti di Pran'e Silli e delle fasce circostanti del territorio.

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