Sono entrati nel vivo mercoledì sera i festeggiamenti in onore di San Michele Arcangelo, patrono del paese e ultima festa della lunga stagione estiva. A organizzarla il comitato classe 1978, coloro dunque che hanno compiuto quarantacinque anni. Ma San Michele è anche l’ultima festa celebrata da don Claudio Razafridalongo, il prete del Madagascar arrivato nove anni fa a Esterzili, domenica sera saluterà per sempre la sua comunità.

Ieri, infatti, alla presenza del vescovo Antonello Mura, rimasto in paese appena trenta minuti, c’è stato il passaggio di consegne tra lui e il nuovo parroco, don Alfredo Diaz, che da lunedì prenderà servizio nelle parrocchie di Esterzili, Sadali e Seulo e dovrà “dividersi”, non senza le difficoltà legate alle distanze e alle esigenze diverse dei parrocchiani, fra i tre paesi barbarici.

Due giorni fa i festeggiamenti sono stati dedicati al rito religioso. Dopo la messa nella chiesa di Sant’Ignazio nell’omonima piazza, il simulacro del Santo patrono in processione, accompagnato dalle launeddas di Jonathan Della Marianna e dall’organetto di Luigi Cordeddu, è tornato per qualche giorno nella sua casa: la chiesa del XV secolo a lui intitolata che si trova nella parte più antica del paese. Stasera, invece, dopo la messa a San Michele, il simulacro alle 18 tornerà nella chiesa di Sant’Ignazio. Ad accompagnarlo in processione ancora le launeddas di Jonathan Della Marianna e dall’organetto di Luigi Cordeddu. Come da tradizione alle 22 ci sarà lo spettacolo pirotecnico. Mentre domani spazio al divertimento, alla musica e ai torroni. Alle 22.30, la band “Feminas” di Cristina Fois farà cantare il pubblico in piazza con i canti della tradizione sarda e italiana.

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