L'Istituto comprensivo statale "Manzoni" di Maracalagonis continua il suo percorso col progetto "Ponti di legalità", dopo tutta una serie di iniziative portate avanti negli ultimi tempi a scuola con la dirigente scolastica, le insegnanti, l'amministrazione comunale e le forze dell'ordine. 

La classe 5 A di Via Colombo ha partecipato al progetto “Sulle vie di Falcone”, culminato oggi in una visita a Palermo in occasione dell'anniversario della morte di Falcone. Le insegnanti, Silvana Maniscalco, Eliana Gessa e Alessia Pili, hanno guidato i bambini nella chiesa dove è sepolto il giudice Falcone. A Palermo, anche la dirigente scolastica Emanuela Lampis.

Il 23 maggio di ogni anno si celebra la ricorrenza nazionale del “Giorno della Legalità” con la commemorazione delle vittime di tutte le mafie e, in particolare, delle stragi del 1992. A Palermo, il 23 maggio 1992, nella “strage di Capaci”, persero la vita i magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, insieme a tre agenti della loro scorta. Solo due mesi dopo, il 19 luglio 1992, sempre a Palermo, nella “strage di via D’Amelio” venne ucciso il giudice Paolo Borsellino e con lui cinque agenti della sua scorta, tra cui  Emanuela Loi, giovanissima poliziotta di Sestu.

Proprio a Sestu, città natale di Emanuela Loi, sorge un bellissimo ponte a lei dedicato, a perenne memoria del suo sacrificio in difesa della giustizia e della legalità. Dall’immagine ideale di questo ponte è nata l’idea di realizzare il progetto “Ponti di Legalità”, ideato e strutturato dal dottor Antonello Caria, Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato in pensione e rappresentante dell’Associazione culturale “Sicurezza Partecipata e Sviluppo”.

Il progetto è stato fortemente voluto dal Comune di Maracalagonis e dall’Istituto Comprensivo Statale “Alessandro Manzoni”, e realizzato grazie al contributo della Fondazione di Sardegna.

«Nell’ambito del Progetto “Ponti di Legalità” - dice la dirigente scolastica di Maracalagonis, Emanuela Lampis - è stato  riservato ai giovani studenti della scuola un percorso educativo dedicato ai temi della cultura del rispetto e della legalità. Attraverso questo percorso tematico, articolato in diverse giornate di incontri, si è diffusa all’interno dell’intera comunità scolastica la cultura della prevenzione e del contrasto di qualunque forma di illegalità, sopruso e sopraffazione. Contestualmente, si sono promossi modelli comportamentali orientati al rispetto dell’altro, all’inclusione, all’integrazione e alla coesione culturale e sociale».

Numerose le giornate promosse dalla scuola con diversi esperti nei settori della sicurezza, pedagogisti, psicologi, educatori culturali ed esperti di comunicazione sociale. 

Il 16 maggio scorso, gli studenti della Scuola Secondaria di Maracalagonis sono stati coinvolti in una serie di attività laboratoriali condotte dal Sovrintendente della Polizia di Stato, dott. Massimo Loddo, autore del libro “Il Codice Europeo di Etica per la Polizia”. Le attività ludico-pedagogiche si sono concentrate su etica e legalità attraverso il "Gioco GIO.E.LE.", dove "GIO" rappresenta il gioco, "LE" la legalità e "E" l'etica. Attraverso il gioco, gli studenti hanno affrontato un percorso complesso e stimolante, ricco di domande, filmati e immagini significative. Questo percorso li ha incoraggiati a riflettere su temi fondamentali come la mafia, la solidarietà, l’inclusione, la felicità individuale e collettiva e la prevenzione di comportamenti contrari al rispetto delle regole a tutela del bene comune e della convivenza civile.

Il 17 maggio scorso, nell’ambito della giornata dedicata all’educazione all’uso consapevole e responsabile della rete, è stato organizzato un incontro tematico sulla cybersecurity. L'ingegner Simone Cugia, esperto della materia, ha condotto una lezione interattiva durante la quale numerosi studenti, accompagnati dai loro docenti, hanno appreso le buone pratiche per proteggere e difendere i loro dati personali nel cyberspazio. L'attività si è articolata in un percorso laboratoriale volto a sensibilizzare i giovani sui rischi presenti nella rete e sulla necessità di prevenire gli attacchi informatici adottando le buone pratiche dell'“igiene digitale”.

Poi il viaggio in Sicilia, culminato oggi con la visita alla tomba del giudice Falcone in un momento di grandissima commozione.

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