Ci sarebbe la legittima difesa dietro il duplice omicidio dei fratelli Mirabello, Massimiliano e Davide, uccisi a Dolianova il 9 febbraio dell’anno scorso. A sostenerlo è Joselito Marras, il 53enne sotto processo con rito abbreviato al tribunale di Cagliari insieme al figlio Michael (28 anni) per la morte dei due allevatori.

Il pm Gaetano Porcu ha chiesto nelle scorse settimane 20 anni di carcere per i due imputati ritenendo che entrambi abbiano preso parte al delitto per dissidi con i due fratelli che andavano avanti da tempo. Ma oggi gli avvocati difensori Maria Grazia Monni e Patrizio Rovelli hanno contestato la ricostruzione dell'accusa: secondo i legali, Joselito Marras ha ucciso per difendersi da un'aggressione con il coltello da parte dei Mirabello.

Davanti al giudice Giorgio Altieri si è detto che Michael Marras non ha partecipato al duplice omicidio. Padre e figlio avrebbero gettato i corpi delle vittime nella macchia mediterranea, alla mercé dei cinghiali. Uno sarebbe stato ammazzato con una fucilata, l’altro a bastonate.

Per martedì prossimo il pm Porcu ha annunciato repliche, ma lo stesso giorno il giudice potrebbe ritirarsi in camera di consiglio per la sentenza. 

(Unioneonline/s.s.)

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