Terralba, caos per la scelta del medico di base
C’è chi ha dormito in auto. Anziani e più giovani, tutti in fila dalla notte per cercare di assicurarsi un servizio che dovrebbe essere minimo e garantito: un medico di base.
Succede a Terralba, dove i posti a disposizione erano 500 ma in paese, ad avere bisogno di un professionista della sanità, sono in seimila. E davanti agli uffici del distretto sanitario si sono vissute scene di tensione.
A regolamentare il traffico sono arrivati gli agenti della polizia locale, mentre per evitare che la situazione degenerasse si è registrato anche il passaggio di una pattuglia dei carabinieri.
Alessandro Rosas, coordinamento comitati sardi per la salute pubblica, è furente mentre accanto a lui c’è una donna di 83 anni «che non si regge nemmeno in piedi, costretta a venire qua a fare la fila, senza sapere nemmeno come rivolgersi all’ufficio, per vedere soddisfatto un diritto fondamentale».
E la pratica online? «La procedura», accusa ancora Rosas, «permetteva solo il cambio del medico: non esisteva l’opzione per chi non ne aveva uno».