Antonello Cuccureddu, 71 anni da Alghero: 337 partite in serie A e 26 reti, 13 presenze in nazionale con Bearzot e un mondiale stupendo in Argentina (1978), 12 stagioni e sei scudetti vinti con la Juventus (ultimo 1981), una Coppa Italia, una Coppa UEFA nel 1978.

Cuccureddu, gran difensore-centrocampista completo, grinta straordinaria, dotato di tiro potente e preciso, ha segnato il suo gol più importante a Roma il 20 maggio 1973, all'ultimo minuto e all'ultima giornata contro i giallorossi, regalando lo scudetto alla Juve, ai danni di Milan e Lazio, entrambe sconfitte.

Dopo alcune annate con la Fiorentina, Cuccureddu intraprende la carriera di allenatore. Inizia col settore giovanile della Juventus (sino al 1995), dove cura anche un "certo" Alessandro Del Piero. In seguito brillanti risultati, specie col Crotone, Grosseto, Torres e Avellino. Infine il ritorno definitivo nella sua amata Alghero, in cui attualmente allena un centinaio di ragazzi della sua scuola calcio ed ingoia più di un'amarezza.

Antonello Cuccureddu è un'icona del calcio sardo e italiano. In questa intervista video parla del suo grande amico Gigi Riva (guai a chi glielo tocca), della sua Juve, di quel calcio, dell'infuocata sfida in finale Coppa UEFA contro l'Atletico Bilbao, dei giovani e del momento che attraversa il mondo del pallone, ai tempi del Coronavirus.
© Riproduzione riservata