Dal ring al teatro, la nuova vita di Patrizio Oliva in scena anche nell'Isola
"Vengo dalle macerie della vita. La mia infanzia è stata un girone infernale, vissuta nella povertà e nel dolore con un padre violento che scaricava la sua ira su mia mamma. Poi il lutto per la morte prematura di mio fratello di 15 anni quando io ne avevo 12. Grazie al pugilato ho conquistato la libertà".
Per Patrizio Oliva i pugni incassati sul ring sono stati più lievi rispetto a quelli ricevuti nel primo tratto della sua vita. Un viaggio al termine della notte e poi la graduale risalita sino alla medaglia d'oro alle Olimpiadi di Mosca nel 1980, al titolo europeo, a quello mondiale, alla gloria sportiva.
Un viaggio che trova una fedele rappresentazione nello spettacolo "Patrizio vs Oliva", che il campione della "noble art" mette in scena, insieme a Rossella Pugliese, per la regia di Alfonso Postiglione, dopo le due rappresentazioni cagliaritane al Teatro Tse di Is Mirrionis, domani (venerdì 31 gennaio) al Comunale di San Gavino e il giorno successivo all'Istituto tecnico "Mossa" di Oristano (con inizio alle 21) per la stagione di prosa del Cedac.
L'allestimento prende le mosse dall'autobiografia "Sparviero-La mia storia" sulla vicenda umana e sportiva del pugile napoletano, scritta a quattro mani con il nipote Fabio Rocco Oliva.
Le interviste a Patrizio Oliva e a Rossella Pugliese.