Riforma della Giustizia, a Radar le ragioni del "no" e del "sì"
Separazione delle carriere, giusto processo, indipendenza della Magistratura. A Radar, su Videolina, le posizioni della Giunta ANM Sardegna e della Camera Penale di Cagliari. A confronto il Pubblico Ministero Andrea Vacca e l’avvocato Franco Villa
«Non è una riforma della Giustizia, ma una riforma della Magistratura». Andrea Vacca, presidente della Giunta ANM Sardegna chiarisce il ‘’no’’ dell’Associazione Nazionale Magistrati alla riforma voluta dal Governo Meloni: «non ha l’obbiettivo di rispondere ai cittadini, punta a modificare l’assetto Costituzionale della Magistratura. Siamo contrari a tutti i contenuti del disegno di legge. Vorremmo un dibattito tra tutti gli attori istituzionali, ma al Consiglio Superiore della Magistratura non è stato nemmeno chiesto un parere. Alla Camera sono bastate 17 ore per l’approvazione».
Vacca sottolinea il ‘’no’’ alla separazione delle carriere: «Con questa riforma è in grave pericolo l’indipendenza della Magistratura. Si rischia l’assoggettamento del pubblico ministero al potere dell’Esecutivo».
Favorevole alla riforma la Camera Penale di Cagliari. Per il presidente Franco Villa è proprio la separazione delle carriere che consente la terzietà del Giudice: «nel nostro processo la verità scaturisce dalla contrapposizione dialettica tra l’accusa e la difesa. Lo richiede la Costituzione. Ma oggi i giudici e i pubblici ministeri fanno parte dello stesso CSM, della stessa Magistratura associata, fanno lo stesso concorso e fanno parte dei Consigli Giudiziari. Quindi influiscono reciprocamente sulle carriere. E i pubblici ministeri finiscono per avere un’egemonia ‘’politica’’ nei confronti dei giudici».