Porto Torres, il rintocco delle "campane" in basilica dopo 12 anni

18 gennaio 2022 alle 18:54

Allo scoccare di mezzogiorno nella basilica di San Gavino tornano a suonare le campane grazie ad un nuovo impianto di filodiffusione voluto dal parroco don Salvatore Masia. Un rintocco che risuona in tutta la città di Porto Torres dopo dodici anni di silenzio.

Si tratta di una riproduzione del suono che esprime emozione, un momento di condivisione di tutta la comunità nelle occasioni di commemorazione, un ritmo che ritorna come un richiamo dopo oltre dieci anni di pace apparente, da quando le “vecchie” campane per motivi di sicurezza erano state smantellate e custodite nell’antica chiesa.

Si trovano conservate nella navatella meridionale della basilica millenaria, depositate a terra, due pezzi storici datati, una ottocentesca e l’altra risalente ai primi del 1900, oggetto di studio del progetto “Rilievo Laser scanner 3D della basilica di San Gavino” coordinato dall’epigrafista Giuseppe Piras, presidente del Centro studi della chiesa romanica che da 25 anni sviluppa iniziative in ambito culturale.

“Entrambe le campane in bronzo recano il luogo di fonditura in cui sono state realizzate, - spiega l’epigrafista – in particolare per quella del '900, smantellata circa 12 anni fa, è stata eliminata l’incastellatura sulla quale poggiava”.