Nel 1972 era l’unico suonatore di launeddas: oggi Luigi Lai celebra 73 anni con Sant’Efisio
Era il 1972 quando Luigi Lai, oggi considerato il maestro indiscusso delle launeddas, si trovò da solo a suonare per la festa di Sant’Efisio. “Non c’era più nessuno – racconta – e i confratelli erano disperati. Io ero rimasto l’unico”.
Da allora, non solo ha continuato a portare il suono delle launeddas nelle processioni, ma ha dedicato la sua vita a tramandarle: ha formato nuove generazioni di musicisti, salvando uno degli strumenti più antichi della Sardegna dall’oblio.
“Lo faccio con passione – dice – perché adoro la musica. Ma le launeddas le adoro ancora di più, perché sono sarde. Sono parte di noi.”