Guamaggiore: mestieri, tradizioni, cucina e folk per rilanciare l'economia

01 novembre 2022 alle 10:08

Un piccolo paese della Trexenta con meno di mille abitanti.

Guamaggiore capitale degli antichi mestieri, della cucina contadina fatta di pietanze prelibate, di un centro storico di straordinaria bellezza e di ospitalità, ha riproposto ancora una volta la giornata degli antichi  “Mestieri, tradizioni, gusti e sapori delle leguminose in sa bidda de ziu Paddori”.

Un tuffo straordinario in un passato che Comune e Pro Loco vogliono conservare e proporre per fare turismo, economia, cultura. E ancora una volta la risposta non è mancata con tantissimi villeggianti arrivati dalla provincia e da Cagliari che hanno ammirato e apprezzato visitando gli stand, gustando le pietanze prelibate tipiche del paese e della Trexenta agricola. Grande la soddisfazione del sindaco Nello Cappai e del presidente della Pro Loco Giantonio Tronci per questa giornata proposta da tanti anni alla riscoperta di un passato che appare sempre più meraviglioso.

E con l’artigianato, la cucina, il centro storico, i monumenti del passato, ecco le strade trasformate in vetrina per la gioia dei visitatori. Che hanno potuto ammirare anche le maschere del gruppo Is Scruzzonis di Siurgus Donigala e delle maschere tipiche Is Crebus di Sinnai, dei gruppi folk Efisio Vincenzo Melis di Guamaggiore, Is Messaius Sant’Isidoro di Barbusi, dell’organetto del maestro Giampaolo Piredda, dell’associazione Musica Sarda di Nuoro e con l’animazione per bambini a cura di Elena Cicu.

"Un modo anche questo - ha commentato il sindaco di Guamaggiore Nello Cappai - per salvare gli antichi paesi della Sardegna che cercano di reagire al fenomeno dello spopolamento anche attraverso le proprie straordinarie risorse sociali e culturali. Noi stiamo andando anche oltre: col sindaco di Gesico, Terenzio Schirru, siamo stati anche a Paestum alla borsa mediterranea del turismo archeologico. Una unità di intenti necessaria per far conoscere realtà così straordinarie".