Grotte del Bue Marino: "Il più grande scrigno di biodiversità"

31 ottobre 2022 alle 17:00aggiornato il 31 ottobre 2022 alle 17:00

"Non esiste al mondo uno scrigno di biodiversità equiparabile alle Grotte del Bue Marino - sentenzia Fabio Stoch, biospeleologo di fama internazionale -. Non pensavamo che fosse possibile un simile risultato nella cosiddetta area mediterranea. Invece, studi alla mano, sono al primo posto tra le grotte più ricche di fauna e di biodiversità". Ecco il sorprendente risultato emerso da tre giornate di studi, dal seminario organizzato a Cala Gonone dalla Società speleologica italiana sui monitoraggi degli ambienti carsici ipogei.

Dalla località balneare dorgalese, speleologi, scienziati, tecnici e operatori del settore hanno dettato la linea da seguire per sfruttare, valorizzare e tutelare quello sconfinato patrimonio isolano composto da 4 mila grotte naturali, di cui 18 turistiche. "Occorre fare rete per preservare gli ecosistemi carsici e dare una boccata d’ossigeno all’economia locale, ma sempre con uno sguardo attento alla sostenibilità - hanno detto gli studiosi -. D’altronde, tra scarsità di risorse idropotabili e cambiamenti climatici, le grotte naturali costituiscono l’accesso agli ecosistemi carsici che conservano un’elevata qualità dell’acqua e della biodiversità".