Scoperto il quasar più lontano la cui luce è giunta a noi dopo un viaggio di 13 miliardi di anni luce.

L'ESO (l'European Southern Observatory o Osservatorio Europeo Australe) ha comunicato oggi la scoperta del quasar "P172+18", un oggetto luminosissimo composto da un grande buco nero, posto al centro di una galassia.

Si stima che la massa del Buco Nero sia di circa 300 milioni di volte quella del Sole ed è visibile a causa della cattura di enormi quantità di materia dallo spazio circostante.

Osservato con il telescopio VLT (Very Large Telescope) posto sulle Ande cilene, a causa della sua distanza, lo stiamo osservando com'era quando l'universo aveva l'età di appena 780 milioni di anni.

Il quasar P172+18 emette anche onde radio e gli astronomi sono convinti che questo fenomeno dipenda anch'esso dall'accrescimento dell'enorme buco nero.

"Il buco nero sta divorando la materia molto rapidamente, crescendo in massa a uno dei tassi più alti mai osservati", ha dichiarato l'astronoma Chiara Mazzucchelli, borsista dell'ESO in Cile. "Trovo esaltante scoprire 'nuovi' buchi neri per la prima volta e fornire un ulteriore elemento costitutivo per comprendere l'universo primordiale, da dove veniamo e, in ultima analisi, per capire noi stessi", ha affermato la Mazzucchelli.

Gli astronomi sono convinti che questo quasar radio-brillante sia il primo di una lunga serie e dunque la strada è aperta a scoperte di quasar più lontani.

Crediti Video: ESO/M. Kornmesser/L. Calçada/Digitized Sky Survey 2/N. Risinger (skysurvey.org)

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